Infogram. Concetti che si vedono.

infogrammaInfografiche. Dopo avere consultato un bel po’ di letteratura in rete (consiglio in particolare l’illuminante intervento di Andrea Patassini), ho voluto provarci. Va subito precisato che, navigando qua e là, in quanto a tool, c’è veramente l’imbarazzo della scelta (qui ve ne sono un po’), ma, spesso, si tratta, ahinoi, di strumenti, sì, assai performanti, ma “limitati” nelle funzioni, se non si sblocca l’upgrade (a pagamento). D’altra parte ognuno porta a casa la pagnotta come può ed è anche giusto offrire sostegno ad un servizio, se è valido e all’altezza delle nostre esigenze.

Dal novero scelgo Infogram. In realtà Infogram è qualcosa di più di un classico infographic builder, visto che consente di creare anche altri prodotti; ad ogni modo, fermiamoci al primo stadio e vediamo come realizzare un’infografica con questo tool dall’aspetto molto intuitivo.

  1. Iscrizione. Facile come bere un bicchiere d’acqua, se avete già una login a Google Plus o a Facebook.info00
  2. Ci si aprirà questa finestra e, per ora, scegliamo “Infographic”infogram01
  3. Ci comparirà un template di base modificabile. infogram02
  4. Modificabile, sì… ma come? Allora: occhio ai due frame, quello di sinistra e quello di destra. Partiamo da destra e ci comparirà la pagina (ovvero l’infografica singola: ne possiamo aggiungere altre), invece su Setting, possiamo definire alcuni parametri generali sul layout di lavoro (dimensioni, colori di sfondo, etc.). infogram03set
  5. Possiamo cambiare il colore dello sfondo e, cliccando sul testo, si attiverà la cornice e, sulla destra, compariranno tutti i parametri da modificare a nostro piacimento (trasparenza, corpo, larghezza e altezza del testo, etc.).infogram03sCRI
  6. Ora attenzione al frame di sinistra, perché proprio da qui possiamo scegliere e aggiungere vari elementi grafici. Ad esempio grafici.info05gra
  7. Mappe geografiche (solo due, per le altre è necessario fare l’upgrade).info05map
  8. Cornici di testo personalizzate e personalizzabili.info06car
  9. Immagini (molte richiedono l’upgrade, ma, al limite potete uploadarle dal vostro PC, ma non più di 10… 😦 ). info07ima
  10. Forme. info08for
  11. Video da diverse piattaforme.info09vid
  12. Materiali da Cloud.info10int
  13. Fin qui le basi. Il resto è in mano alla vostra creatività e lungimiranza creativa. Il risultato finale potrebbe essere questo. Potete vedere l’infografica per esteso cliccando quiinfo11int
  14. Per chi fa l’upgrade, c’è la possibilità di scaricare in vari formati il vostro lavoro. info12dow
  15. In caso contrario, vi dovrete accontentare di un semplice “share”, quindi condividendo il link online dell’infografica (come ho fatto io poco fa). Ecco come comparirà il vostro banco di lavoro. info13Infogram è un ottimo tool già partendo dal pacchetto base gratuito… certo con l’upgrade tutto cambia. Peccato che i costi non siano proprio così economici…  (Riccardo Storti)

Prezi, oltre Powerpoint

prezi 2Mi scuso con chi legge se, nel titolo, possa avere colto una sorta di coppia oppositiva tra i due strumenti o addirittura una dicotomia manichea tra nuovo e vecchio. Non è così. Semmai il titolo mi serve per trattare, più che di un’evoluzione, di un passaggio da una forma di presentazione più statica ad una più dinamica.

Molti docenti si sono formati sui ppt di Power Point: utilissimi e risolutivi, se usati con metodo. Con Prezi la performance sale perché si passa da un’impostazione fissa ad una più movimentata. La diapositiva si trasforma in un elemento di design e tutto cambia; ma, anche lì, non bisogna farsi prendere la mano, eccedere nella spettacolarizzazione a danno della sintesi espositiva. Lo conosciamo bene il prof. vanitoso che fa lo splendido con diapo in modalità “fuochi d’artificio”.

Ora, al di là delle chiacchiere, entriamo nella piattaforma e vediamo di combinare qualcosa di concreto.

  1. Si parte da qui. Vi potete registrare all’antica o loggare attraverso l’account di Facebook o di Google (gmail, plus, etc.)prezi01
  2. Entrando in quella che sarà la vostra pagina di lavoro (“dashboard“) e restando nella versione  “Classic” (in questo post tralasciamo la versione “Next”), clicchiamo su “New presentation” e vi compariranno diversi modelli.prezi02
  3. Non è semplice, se non si arriva con un’idea chiara. Come accade per le infografiche, Prezi richiede una progettualità a monte (anche visiva) dei concetti che volete spiegare in classe. Semplificando, Prezi richiede una regia, per cui, prima, è necessario avere pensato all’immagine e poi al concetto. Provo a spiegarmi meglio: i concetti nella loro essenzialità comunicativa meritano il massimo del potenziamento attraverso una serie di slide dal preciso e calcolato impatto dinamico.  Per i primi tempi, vale la pena di affidarsi ai modelli (template) offerti dalla piattaforma ed adattarci.
  4. Ammettiamo di volere organizzare una lezione di Storia dell’Arte dedicata a Raffaello Sanzio. Quale migliore base potrebbe fornirci un ambiente simile a quello di una galleria pittorica? Allora scriviamo nel motore di ricerca interno “gallery” (usate l’inglese, please…) e ci compariranno due modelli. prezi03
  5. In effetti il secondo è quello che fa di più al nostro caso. Clicchiamolo.  Ecco il piano su cui lavoreremo. prezi04
  6.  Osserviamo con attenzione e cerchiamo di capire bene come muoverci. La differenza con Power Point salta agli occhi. Se con Power Point noi facevamo scorrere le diapositive una dopo l’altra, quasi seguendo una scansione cronologica (se non addirittura cronometrica); in Prezi le diapositive fanno parte di un unico spazio all’interno del quale la nostra presentazione si muove fisicamente (tanto che la scansione mostrata sul frame di sinistra è una vera e propria sceneggiatura dei movimenti di macchina che si concretizzeranno appena cliccheremo su Present).prezi05
  7. Incominciamo cambiando il titolo. prezi06
  8. A questo punto, clicchiamo sulla seconda diapositiva della sceneggiatura che si ingrandirà e lì cominceremo a modificare gli elementi, inserendo un ideale prologo alla lezione. prezi07
  9. Cliccando su “Main Idea” e su “Click to add text” possiamo prendere confidenza con gli strumenti delle cornici che si apriranno (niente di nuovo: provare per credere).  Cliccando su “Edit text” possiamo cominciare  a scrivere. prezi08prezi09
  10. Il risultato sarà questo: prezi10
  11. Ma ammettiamo che, per rendere più vivace la slide, vogliamo aggiungere un’immagine del pittore. Come si fa? Semplice: cliccate su “Insert” e uploadate l’immagine che vi interessa, posizionandola poi sulla slide. prezi11
  12. Ecco fatto! prezi12
  13. Avrete notato, dando un occhio a “insert”, quanti oggetti si possono inserire. Bene. Impariamo ad usarli nella trasformazione delle prossime diapositive. Passiamo alla numero 3 e incastoniamo un bel video da Youtube. Cliccate su Insert —> Youtube video e inserite l’indirizzo del filmato copiato sulla barra di navigazione di Youtube.prezi13prezi14prezi15prezi16
  14. A questo punto possiamo completare il nostro percorso, inserendo quanto più ci piace e in base alle nostre esigenze. Il segreto sta tutto nel menu Insert: prezi17
  15. Il risultato globale è questo: prezi18
  16. Se, però, ne volete saggiare l’aspetto “cinematico”, non dovete fare altro che cliccare su Present.
  17. Se adesso volete provare il movimento, andate al link della presentazione che ho fin qui esemplificato. CLICCATE QUI e poi sulla freccia di destra.

Ovviamente, a schermo intero, rende di più.

Qualche ultimo appunto generico.

a) Cliccando su “Customize” si può modificare il tema della presentazione. Meglio farlo a monte per evitare agghiaccianti sorprese.

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Cliccando poi in basso al frame di destra, in corrispondenza di “Advanced”, si può lavorare ulteriormente di fino…

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b) Nel caso si volesse aggiungere un’altra diapositiva nello spazio di movimento, è sufficiente cliccare sul frame di sinistra in prossimità del riquadro in alto con il “più” e scegliere l’elemento grafico proposto. Attenzione: inserite la nuova diapo ponendo  sempre attenzione alla scansione prevista dalla viostra sceneggiatura.

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c) “Mal di mare”: ad alcuni Prezi non piace per nulla, proprio perché non sta fermo mai. I ragazzi lo amano come le montagne russe al Luna Park. Anche qui, tutto dipende dal “manovratore”: con Prezi non abbiate fretta, fate in modo di spostarvi con calma.

d) Non sono tutte rose e fiori. Un difetto: nella cornice di testo non c’è il tasto per l’inserimento dei collegamenti ipertestuali. Un vero peccato, ma ce ne faremo una ragione.

Non vi resta ora che cimentarvi nelle vostre creazioni e dare sfogo ad una fantasia controllata dal sacro fuoco della lezione perfetta. Eh, questo Prezi è terribile: genera schiere di Don Chisciotte ex cathedra come se fosse nulla. Alla prossima! (Riccardo Storti)